LA COSTELLAZIONE DI…
leggi le storie di chi ha fatto questa esperienza


Non mi riconosco piu’
Odio il mio corpo
Lucia vuole lavorare sul suo corpo, perchè lo odia, non lo riconosce piu', le sta facendo del male. almeno questo e' cio' che lei percepisce dopo alcune vicissitudini che l'hanno "portata" dentro e fuori dagli ospedali. la verita' che emerge dalla costellazione è molto piu' ampia.
Il corpo vuole “svegliare” Lucia. Cerca di farlo in tutti i modi.. lei vuole solo ucciderlo. Il corpo resta li, non è impaurito. E’ forte e saldo e guarda Lucia negli occhi. Lucia cerca di soffocarlo, ma il corpo è lì per lei, la guarda con amore.
Dopo un po’ Lucia riesce a sciogliersi e inizia a piangere, inizia un movimento nuovo, di “resa”. Finalmente Lucia “vede” il suo corpo come parte di sé, un alleato, un amico prezioso che cerca di “salvarla” e può iniziare a vedere cosa si nasconde davvero dietro alle sue “vicissitudini mediche”
C’è ancora molta rabbia dentro Lucia e non riesce a guardare la vita. Metto in campo la sua mamma, e inizia un movimento di forte recriminazione. inizia una vera e propria nuova costellazione..
Io e il mio gemello non nato
Sono sempre malinconico
Giulio e' un uomo sui 35 anni, partecipa ad un gruppo online. Il suo tema e' la MALINCONIA. Lo invito a scegliere un rappresentante per se' stesso. Il suo rappresentante si sdraia per terra in posizione fetale e prende un cuscino che stringe a sè dondolandosi e piangendo.
La costellazione di Giulio è da manuale: Giulio è un gemello sopravvissuto!!! Lo invito a prendere la stessa posizione che gli mostra il suo rappresentante e a stare con le emozioni che arrivano: Giulio appena abbraccia il cuscino inizia a piangere e sente tutto l’abbandono che ha vissuto nella prime settimane di vita.
La frase di guarigione per Giulio è TI PORTO CON ME NELLA VITA. Ora Giulio sa di non essere figlio unico. Sa che una parte di sè sentirà qualche volta una sorta di senso di colpa per essere vivo. Ma oggi questo sentimento è comprensibile.
..e piano piano questo sentimento lascerà sempre più spazio a una serenità e una consapevolezza che trasformano profondamente quella “malinconia”. Qualche giorno dopo Giulio mi scrive che si sente ancora frastornato ma con una sensazione di “pace” mai sperimentata prima.


Adozione
Non conosco le mie radici.
Mario incontra le costellazioni perchè sente un malessere e una malinconia da quando ha memoria. Durante la costellazione emerge un grande legame forte verso la sua famiglia biologica.
Mario per tutta la vita ha cercato di “odiare” i suoi genitori biologici, e a un certo punto emerge una verità quasi “indicibile”:
Lo ha fatto per “non dispiacere” i genitori adottivi. In realtà Mario ha una grande “sete” della famiglia biologica, vorrebbe sapere chi sono, cosa è accaduto… Ammettere questo fa sciogliere Mario in un pianto troppo a lungo “congelato”. .
Il primo movimento risanatore è verso la mamma biologica: Mario riesce a dire alcune frasi importanti alla rappresentante della mamma e si libera di un amore tenuto soffocato e nascosto. In un secondo momento si avvicina al padre biologico e avverte una forza mai sentita prima. Mario finalmente è in contatto con le sue radici biologiche.
Io e mio papa’
Mio padre sta diventando anziano.. come aiutarlo?
La costellazione di Lavinia avviene in sessione individuale. Lavinia e' una donna di circa 40 anni con due figli e un compagno da molti anni. Ultimamente passa molto tempo con i genitori anziani che iniziano ad avere diversi “acciacchi”
La sessione con Lavinia inizia alla luce di questa sua esigenza di passare moto tempo con i genitori.
Poi emerge una “curiosità”: mi chiede di “vedere” il perché non riesca a scegliere secondo il proprio gusto, ma facendosi sempre condizionare molto dal pensiero del padre. Mi fa l’esempio dell’acqua: a lei piace gassata, ma la beve liscia perchè il padre l’ha sempre bevuta così… e anche ora a 40 anni non riesce a scegliere ciò che piace a lei.
Partendo da questo aspetto apparentemente superficiale, emerge dalla costellazione un grande legame tra Lavinia e il padre.
Emerge l’amore della figlia che cerca di caricarsi dei pesi del padre. Lavinia è molto commossa.
Le faccio dire “Da oggi troverò un nuovo modo di esserti leale”
Lavinia si lascia andare ad un pianto che dura diversi minuti. Poi fa un grande sospiro.
Ci salutiamo.
Dopo tre giorni ricevo una sua telefonata. Durante il week end ha visto il padre che le ha chiesto di occuparsi di alcuni beni di famiglia per aiutarlo.
Ecco il modo nuovo di essere leale al padre e alla famiglia. Al servizio della vita.


Mammone? no, c’e’ qualcosa di piu’ profondo.
Non trovo una compagna.
Giorgio chiede di fare la sua costellazione perchè non riesce ad avere una relazione seria da moltissimo tempo. Dalla costellazione emerge subito una relazione "privilegiata" con la mamma. continua a leggere
Il suo rappresentante è a braccetto con mamma, mentre il papà è in una posizione defilata.
Giorgio dice che i genitori si sono separati quando lui era un adolescente, e mentre il papà “si è rifatto una vita” la mamma ha sofferto tantissimo la separazione, escludendo ogni possibilità di relazione di coppia. Quello che è accaduto è molto chiaro: Giorgio ha voluto far sparire il dolore della mamma diventando il nuovo “marito”
Si è fatto carico del dolore e del destino della mamma, cercando di “porre rimedio”. Il pensiero magico di Giorgio l’ha portato a credere di poter alleviare il dolore e la solitudine della mamma. Questo porta a una DOPPIA INFELICITA’
Si attiva un meccanismo in cui entrambi rinunciano alla propria vita. Giorgio fin da ragazzino ha pensato di “essere meglio equipaggiato” per sostenere il dolore della situazione. Questo fa si che la madre venga compatita e non venga rispettata come “grande”.
Giorgio così è restato incastrato in un posto che non è il suo. E non ha fatto posto accanto a sè per una relazione con una donna (che non sia la madre) e ovviamente se accanto a sé c’è già la mamma… quale donna può prendere un posto già occupato?
Invito Giorgio a lasciare il posto accanto alla mamma e a prendere il suo. Inizialmente fa fatica dice “e poi chi si occupa di lei?” Lo invito a pronunciare la frase: TU SEI GRANDE E IO SONO PICCOLO (anche verso il papà)
Dopo un momento di grande fatica ad ammettere questa Verità … Giorgio comprende. Riconosce che la mamma è più forte quando lui si allontana. Riconosce che il modo per onorare è smettere di “fare il grande”
Come quasi tutti, dopo la costellazione dice di aver sentito un grande peso andar via.. di sentirsi leggero e radicato. Sente di essere adulto e pronto. E’ incredibile… si “cresce” proprio quando si è disposti a vedersi piccoli.
Io e il mio corpo
Non mi piaccio, mi trovo mille difetti.
Sara è una ragazza molto giovane, sui 20 anni che partecipa a un incontro di gruppo. La sua difficoltà è rappresentata dal fatto che si vede piena di difetti, non si piace proprio. Mettiamo in campo la sua famiglia di origine .
Quando è il momento di scegliere il padre, il suo viso si indurisce molto, il suo sguardo è quasi di disgusto. Le faccio notare ciò che il suo corpo sta mostrando e lei ammette: mio padre lo detesto, mi fa quasi schifo. La costellazione potrebbe fermarsi qui.
Quando giudichiamo e detestiamo le nostre radici è molto difficile amare noi stessi. Noi SIAMO le nostre radici. Come se non bastasse… più detestiamo un genitore e più gli assomigliamo. Invito Sara ad entrare in campo e a stare davanti al rappresentante di suo papà.
Piano piano la rabbia e il disgusto si dissolvono come nuvole.. erano emozioni che stavano lì per “difendere” Sara da ciò che è davvero importante: il dolore. Finalmente Sara riesce ad accedere a quella parte di sè ferita e addolorata e riesce a dire al papà: HO BISOGNO DI TE.
Dopo aver pianto tra le braccia del rappresentante del padre, Sara comprende che non può fuggire dalle sue radici. … e che tutte le radici sono giuste. Dopo la costellazione il suo sguardo è molto diverso da prima.


AMORE? CONTROLLO?
Mia figlia è la mia vita
Monica vuole costellare perche' e' preoccupata per sua figlia di 6 anni che sembra essere in simbiosi con lei, tende a non andare a scuola volentieri, non vuole stare con nessun altro se non la mamma.
Mi colpisce molto la frase che dice appena si siede per fare la sua costellazione
“Mia figlia è la mia vita.“
Lo dice trionfante, come se fosse una cosa per cui si aspetti un applauso.
Dalla costellazione emerge che la bimba sta cercando di salvare la mamma che è in realtà in una situazione ingarbugliata con il marito e con un bimbo abortito tempo prima.
E’ evidente che la bimba cerca di trattenere la madre in vita.
Alla luce della costellazione la frase
MIA FIGLIA E’ LA MIA VITA
Assume tutt’altra luce:
Sembra che sia la bimba che si sta sacrificando per la mamma e non viceversa.
Il loro legame è profondo, ma con questa dinamica di “salvataggio “ e “sacrificio” non è positivo né costruttivo.
Monica fa fatica all’inizio ad accettare ciò che vede, ma poi si scioglie e il suo sguardo cambia.
Cambierà anche il suo sguardo verso la sua piccola nella vita reale: il loro rapporto diventa più equilibrato, la bambina sta meglio ed è più autonoma.
Per Monica vedere il bimbo abortito e prendere contatto con il rapporto in crisi con il marito è un inizio di percorso che le sta portando una consapevolezza da cui prima scappava e che ora la rende più forte.
Mi innamoro sempre degli uomini “sbagliati”
Non so se voglio davvero RISOLVERE
Qualche volta succede che … qualcuno sembra desiderare molto la SOLUZIONE al suo problema. Ma quando la soluzione è davanti agli occhi la persona si ritrae… si percepisce in modo molto chiaro che NON VUOLE LA SOLUZIONE
Perché succede? Perchè è più semplice restare nella sofferenza???
Perchè la sofferenza e il mantenere il problema sono profondamente legati ad una sensazione di INNOCENZA o di FEDELTA’.
FACCIAMO UN ESEMPIO CONCRETO:
Loretta è cresciuta in una famiglia dove tutte le donne sono in pessimi rapporti con gli uomini, vivendo relazioni e matrimoni disastrosi.
Loretta sembra che si “attiri” gli uomini sbagliati.
In realtà Loretta attira GLI UOMINI GIUSTI PER ESSERE FEDELE ALLA SUA FAMIGLIA.
Razionalmente dice di volersi innamorare ed essere felice, ma la sua parte più profonda non vuole “deludere” le donne della sua famiglia, sente che se dovesse lasciare questa “maledizione” non apparterrebbe più alla sua famiglia.
Il suo inconscio preferisce vivere nella sofferenza piuttosto che “tradire” la lealtà alla sua famiglia.
Durante una costellazione mettiamo in scena tutte le donne della sua famiglia “in guerra” con gli uomini e sciogliamo questo conflitto.
Quando tocca a Loretta decidere di ESSERE LIBERA da questa dinamica, si blocca.
Si sente in colpa ad essere felice con un uomo.
La sua costellazione e ha mostrato tutto ciò di cui ha bisogno per cambiare la sua vita in modo decisivo.
Ora tocca a lei.
Rivedo Loretta dopo un po’ di mesi.
Mi racconta che dopo un periodo in cui si sentiva bloccata nelle vecchie dinamiche ha iniziato a cambiare il suo modo di vedere gli uomini, ha smesso di giudicarli tutti uguali: egoisti, cattivi, etc… e mi confida che sta uscendo con un uomo che è molto diverso dai suoi precedenti partner, un uomo sensibile, gentile e molto buono d’animo.
Anche se è stata inizialmente molto ostacolata da Loretta, questa volta la SOLUZIONE è arrivata.
